Il Cacao contrasta l'infiammazione e abbassa i Trigliceridi - Contiene sostanze gradite al batteri buoni dell'intestino

I batteri che ricoprono il nostro intestino e ci fanno vivere vanno ghiotti di Cacao.
Dico davvero :D

Le "fibre" che li nutrono (fibre prebiotiche) sono il "mangime" dei batteri e stimolano la loro crescita sin dall'allattamento al seno.
Il latte materno ne contiene quasi 150 (HMO) e i batteri buoni ne vanno letteralmente ghiotti!

Cos'ha a che fare questo con il Cacao?
E sopratutto... "cioccolata" e "cacao" sono la stessa cosa?

I flavonoli (o flavonoidi) sono sostanze considerate anti-ossidanti.
Si trovano in molti dei cibi che amiamo. (vino rosso, te, caffè, cacao).
I flavonoli del cacao vengono assorbiti molto poco a livello dell'intestino tenue così raggiungono il colon (grande intestino) dove possono essere metabolizzati dal Microbiota residente (i famosi batteri "buoni").

Certo, se ciò che ti hanno spacciato per Cacao contiene più zuccheri e proteine del latte che altro, ti suggerisco di non continuare a leggere questo post...

Perché uno studio del 2011 ha valutato il potenziale Prebiotico dei Flavanoli di Cacao: in uno studio randomizzato, in doppio cieco controllato (cioè, inattaccabile secondo la scienza moderna!) è stata valutato l'effetto del consumo giornaliero di una bevanda a base di Cacao per 4 settimane.

E contrasta anche l'infiammazione sistemica e i Trigliceridi del sangue.
I risultati?
Questa bevanda ha aumentato significativamente le popolazioni di Bifidobatteri, e Lattobacilli e al contempo diminuito significativamente la quantità di Clostridi (batteri cattivissimi che si beccano quelli che assumono Gastroprotettori da anni).
Cioè, sono aumentati i batteri buoni e sono diminuiti i batteri cattivi.

Questi cambiamenti del Microbiota sono anche stati accompagnati da significative riduzioni dei Trigliceridi e dalla riduzione della proteina C-Reattiva (PCR), un indicatore epatico dell’infiammazione sistemica e generalizzata.
Ed un indicatore per il rischio di infarti.

Inoltre, è stato misurato che i cambiamenti nella proteina C-Reattiva (PCR), erano legati ai cambiamenti dei Lattobacilli: aumentando questi, diminuiva la PCR.
Questo vecchio studio del 2010 mostra, per la prima volta, che il consumo di Flavanoli di cacao può influenzare in modo significativo il crescita della Microflora Intestinale Umana e suggerisce il potenziale beneficio Prebiotico associato all'inclusione alimentare di cibi ricchi di Flavonoli.
E che i Lattobacilli riducono il rischio cardiologico.

Gli estratti di Cacao utilizzati nelle ricerche scientifiche però non contengono gli alti livelli di zucchero e grasso saturi presenti delle barrette di cioccolato.

Giacché il nostro cervello è stato studiato approfonditamente, e le Aziende sanno che lo zucchero (assieme a grassi e sale) crea 8 VOLTE PIÙ DIPENDENZA DELLA Cocaina, parecchie aziende usano alte dosi di dolcificanti e grassi proprio per creare dipendenza nei bambini (non solo a loro...)

Polvere di cacao senza zucchero o cioccolato fondente ad alto contenuto di cacao (almeno superiore all'85%) sono le alternative più vicine al cacao utilizzato in questi studi.
Ancora meglio se sono FAVE DI CACAO NON TOSTATE.

Le quantità "scientificamente" più opportune? Dipende molto dallo stato di salute e dalle caratteristiche personali di ciascuno di noi.

Perché nessuno è uguale all'altro.
E non esiste la stessa terapia/dose uguale per tutti.

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Perché la tua salute vale!

P.S.
Il cacao non tostato ha quantità di nichel infinintesimali.

Ma Il cacao e il cioccolato sono due cose diverse.
Lo spiego in questo articolo

FONTE:

Valutazione prebiotica di flavanoli derivati ​​dal cacao in esseri umani sani utilizzando uno studio di intervento randomizzato, controllato, in doppio cieco, crossover

Lo studio è vecchio (2010) ... ma per la fortuna degli amanti del "cacao vero", non è l'unico.








 

Author
Gabriele Prinzi

Medico chirurgo spec. in chirurgia d’urgenza, Iscrizione ordine dei medici di Palermo n°13262,