I farmaci creano Squilibrio Intestinale e i Batteri ne alterano l'efficacia

Un farmaco su quattro genera squilibro dei batteri intestinali.
E i batteri "squilibrati" alterano l'efficacia dei farmaci.

Il corpo umano ospita trilioni di microrganismi.
Il maggior numero dei quali risiede nell'intestino:
è il Microbiota intestinale.

Come numero, superano quello delle nostre cellule (con proporzioni diverse, a secondo del lavoro scientifico esaminato).
Ma a livello di DNA non vi sono dubbi:
possiedono oltre 4.000.000 di Geni rispetto ai nostri 28/30.000 (ad essere generosi).
Grazie ai quali digeriscono ciò che noi siamo incapaci di digerire (glutine, caseina, vegetali, per citarne alcuni...)

Negli ultimi 25 anni, migliaia di studi hanno dimostrato che la comunità Microbiota intestinale ha profondi effetti sulla salute generale:
  •  la sintesi di Vitamine,
  •  lo sviluppo e la modulazione del Sistema Immunitario,
  •  la difesa rispetto ai "batteri cattivi",
  •  il Metabolismo del cibo
    (giusto per citare le più essenziali).
Un cambiamento nel loro numero o nel numero di specie (inteso come biodiversità) o la loro presenza e/o la concentrazione in "luoghi innaturali" di residenza viene considerata una Disbiosi, uno squilibrio con effetti in tutte le loro funzioni.

La Disbiosi è riconosciuta come con-causa di:
  • Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI),
  • Malattie Metaboliche (Obesità e Diabete)
  • Malattie Cardiovascolari (Ipertensione e Aterosclerosi)
La lista è lunga, con le malattie peggiori a cui riesci a pensare... 

Il Microbioma Intestinale è relativamente stabile nel tempo finché "qualcosa" (fattori come il dieta e i farmaci, ) o qualcuno (dinosauri, ignoranti, sapientoni e chiunque ti dia consigli errati) non influenza la sua composizione e/o funzione.

Essi hanno una capacità metabolica e detossificante sovrapponibile a quella del fegato.
Ed è come il sistema digerente che assorbe i farmaci, o il fegato che li modifica è lì trasforma in forma attiva, i microrganismi intestinali partecipano alla biodisponibilità, all'efficacia e agli effetti collaterali di molti dei farmaci che assumi per via orale.

Il che vuol dire che in tutti quei casi in cui sospetti una Disbiosi (e i segni sono tanti, se sai dove guardare) avvengono due fatti:
  1.  i farmaci che assumi hanno il potere di promuovere, mantenere o peggiorare la Disbiosi;
  2.  la Disbiosi è capace di modificare la biodisponibilità del farmaco che stai prendendo, di disattivarlo o di generarne gli effetti collaterali.
Mentre continuiamo ad espandere la nostra comprensione di come il Microbiota Intestinale contribuisca al metabolismo dei farmaci e degli Xenobiotici (antibiotici, etanolo, pesticidi e additivi alimentari...) noi medici dobbiamo avere bene in mente cos'è il Microbiota e quali sono i segni evidenti di un suo squilibrio e al contempo, mentre passiamo queste competenze ai nostri assistiti, dovremmo sviluppare un approccio personalizzato alla persona e alla manifestazione di squilibrio per definire una terapia altrettanto personalizzata.
Perché il rischio di fallire e di tenere una persona nell'ansia con terapie inutili o esami costosi è particolarmente alto.


Nell'attesa che ciò avvenga e diventi pratica quotidiana, ho tre consigli da darti:
  1. limita al minimo indispensabile i farmaci che prendi (soprattutto gastroprotettori, antibiotici e pilloline o goccine per l'ansia).
    Perché gli effetti collaterali sul Microbiota sono tanti e sono terribili.
  2. fai caso se le tue patologie o i tuoi sintomi sono connessi a ciò che mangi: dopo quale cibo ingerito si manifesta  il tuo Reflusso, la diarrea o la colite?
  3. se incontri un medico che è facile alle prescrizioni di farmaci, che sottovaluta i sintomi, che ti nega gli esami, che dice che il Microbiota o la Sibo non esistono o che la vitamina D è una moda, che non prescrive né consiglia una dieta in qualsivoglia malattia del metabolismo o dell'apparato digerente, cambialo.

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Un caro saluto mattutino siculo (direzione Marsala) dal tuo affezionato "medico delle panze siculo" e deprescrittore di quartiere. ;) :D

Fonti (chrome le traduce automaticamente in italiano):
Author
Gabriele Prinzi

Medico chirurgo spec. in chirurgia d’urgenza, Iscrizione ordine dei medici di Palermo n°13262,