Tutti siamo stati cresciuti con l'idea che per ogni malessere ci fosse una pillola.
Tutto PERFETTO, tutto GIA' PRONTO MA ...
... ci ha abituato a "delegare all'esterno" la soluzione dei nostri problemi.
E tutti abbiamo ricevuto "un'educazione religiosa" e rispettosa dell'altro.
Forse anche troppo rispettosa ...
E travisando l'illuminante passo del Vangelo in cui viene citato lo schiaffo - Luca 6,27-42 - siamo stati abituati a credere che "porgere l'altra guancia" fosse l'unica via per il Paradiso.
Ma una cosa è porgere l'altra guancia agli schiaffi che ci educano, che ci fanno crescere, che imprimono nella memoria eventi irripetibili.
Altra cosa è stare male per gli schiaffi ricevuti senza motivo ...
Perchè le emozioni generano pensieri e i pensieri generano emozioni.
In comunicazione circolare, continua.
Emozioni e pensieri fanno parte dei fattori EPIGENETICI che HANNO UN'INFLUENZA SULLE NOSTRE CELLULE.
Quindi su tutti gli organi.
Quindi su tutti i sistemi...
... Quindi sulla TUA salute.
Credimi, ci sono le prove scientifiche che possono modificare il DNA.
Perchè anche l'emozione più "positiva" può diventare una forza esplosiva se espressa a volume troppo alto, o se trattenuta troppo a lungo.
O esplode verso l'esterno o implode verso l'interno.
Qualunque emozione...
E noi siamo stati tutti educati a trattenerle.
Ad inghiottirle automaticamente.
Senza pensarci. Senza scegliere.
Come capita con quei Vaffa "trattenuti in pancia", quelle cose che avremmo voluto dire ad un'altra persona ma che per paura di soffrire - o di far soffrire - preferiamo tacere ed inghiottire.
Così, un certo "dialogo" ... con una certa "persona" ... oppure il rimuginare continuamente su una "situazione" (per esempio, rivangare il passato o giudicare l'altro) ce li ritroviamo FISICAMENTE NELLA PANCIA.
Questi monologhi generano "pre-occupazioni".
Le pre-occupazioni attivano l'asse dello stress.
L'asse che - in situazioni in cui "è a rischio la vita" - scatena la rabbia.
Per sopravvivere.
E siccome pochi secondi possono fare la differenza tra la vita e la morte, in quel momento, in quei secondi, #chissenefrega se stai digerendo?
Oggi, le situazioni a "rischio di vita" sono state sostituite dallo stress cronico.
Che ha effetti negativi sul sistema immunitario.
Lo rende meno attivo.
E ci impedisce di digerire.
Questi monologhi - come il vapore che si genera dentro una pentola a pressione - necessitano di una via di uscita, una via di sfogo per ridurre la pressione interna.
O apri la valvola di sfogo o sei costretto ad abbassare la fiamma sotto la pentola.
Oppure devi aggiungere legna per spegnere il fuoco (uno dei "36 stratagemmi").
Altrimenti esplode.
O (nel caso degli organi interni) implode...
Nella medicina cinese lo stomaco è l'organo che - nella fase della sopravvivenza - caratterizza lo svezzamento.
Si attiva successivamente al colon, che assorbe il latte materno, quindi le emozioni, quindi connesso al senso di appartenenza.
Lo stomaco mi rende capace di "digerire" cose diverse dal latte di mia mamma, "riducendole" (grazie alla sua funzione di "macina" e alla produzione di acido) alla mia "misura". Compatibile con CHI SONO IO.
Nella mentalità cinese, lo stomaco "fa il mondo a mia misura".
E così che lo stomaco ci fa comprendere (a modo suo) che ciò che stiamo facendo non va bene.
Ecco come ce lo fa capire:
1) le cose che non riesco a digerire,
2) le cose che mi restano sullo stomaco,
3) le cose che non riesco ad inghiottire,
4) le cose che mi risalgono su, o che mi fanno vomitare,
5) le cose che mi si ripropongono (come direbbero i romani)
6) ...
... Dietro i detti popolari c'è sempre una cultura antica.
Ci sarebbe da scrivere fiumi di parole ...
Ne parliamo spesso con gli amici #Avengers (temibili chiacchieroni come me) e stiamo pensando di portare le nostre riflessioni (anche PRATICHE) in un WEBINAR.
Ne saprai di più tra un paio di giorni
Se ti va scrivi qui nei commenti quello che sarebbe interessante ascoltare.
Oggi mi limito a darti TRE CONSIGLI che ti permettono di digerire meglio.
1) GODITI CIO CHE MANGI PRIMA DI INGHIOTTIRLO.
Il cervello capisce cosa stai per mangiare: lo vede, lo annusa.
In questo modo pre-avvisa gli organi digestivi a produrre i loro succhi.
Ricorda che alcuni alimenti (carboidrati) vengono digeriti dalla saliva, e se non mastichi bene non avrai una seconda possibilità di GODERE IL GUSTO DI CIÒ CHE SI MASTICA una volta che il GUSTO raggiunge il naso.
Letteralmente respirandolo.
2) EVITA LE FONTI DI STRESS
Vero è che Viviamo in una società supertecnologica, ma almeno mentre mangi STACCATI DA TABLET, SMARTPHONE E TV.
Notizie sempre uguali - sempre quelle, sempre le stesse, sempre con lo stesso tono (se non quando peggiorative) - sono un martellare continuo che alimenta l'asse dello stress.
E può generare la "sindrome dello scroto irritabile".
Quando non piuttosto letteralmente immergerti nell'immobilismo della paura...
Quando il cervello è impegnato a rimuginare o a pre-occuparsi (o rimuginiamo sui "vaffa") e si attiva l'asse dello stress, la tua digestione viene messa in stand-by.
Disattivata.
Si riduce la TUA capacità di digerire e quella del sistema immunitario di fare il suo lavoro.
3) Per questi motivi, ABITUATI GRADUALMENTE A MANGIARE IN SILENZIO, anche quando sei in ottima compagnia. Esercitati progressivamente.
Allontana le fonti (cibo, persone, situazioni, TG, TV) di stress.
Perchè tu SAI quali sono, ho ragione?
So che puoi pensare che è difficile, che sei impegnato/a in mille altre cose e
che nessuno nasce perfetto (né "imparato).
Quindi la cosa che ti aiuta più di tutte è la pratica quotidiana.
Anche a piccole dosi "omeopatiche".
Piccolissimi passi quotidiani.
Impara, gradualMente, a concederti IL TEMPO CHE MERITI ad abituarti al GODERE CIO' CHE MANGI.
Quando sei presente al tuo pasto, anche il tuo Sistema Immunitario ne gode.
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