Esistono #gastriti (e reflussi) di serie A e gastriti di serie B.
E gastriti (e reflussi) totalmente caduti nel dimenticatoio.
E' il caso della gastrite da #reflusso #biliare (nota anche come "reflusso duodeno-gastrico", "gastrite biliare" o "gastrite da reflusso #alcalino").
Che si verifica quando c'è un movimento retrogrado che porta la bile verso lo stomaco, e produce sintomi clinici, alterazioni endoscopiche e "caratteristiche istologiche" tipiche di una gastrite "chimica".
Utile per coloro che sono interessati a fare la differenza.
Osservata per la prima volta nel 1833 dal Dott. William Beaumont, è stato solo quando la chirurgia gastrica è diventata di routine alla fine del 1800 che ne è stata riconosciuta l'importanza clinica.
Il problema?
Il fatto che la bile è alcalina, cioè è l'opposto dell'acido.
E quando prendi un farmaco che l'acido lo zittisce non la stai mica guarendo.
Tutt'altro...
VISTA ESCLUSIVAMENTE per quasi un secolo come una malattia postchirurgica - secondaria a resezione gastrica o interventi sul piloro, la valvola che separa il duodeno dallo stomaco - viene trovata sempre più in persone che non hanno mai subito un intervento.
Si chiama "reflusso biliare primario".
QUALI possono essere le CAUSE?
- la "disfunzione" della colecisti e la "dismotilità" gastrica o duodenale - suggerendo che la gastrite potrebbe essere causata dalla prolungata esposizione alla bile.
- la colecistectomia, che predispone al reflusso biliare a causa della perdita della colecisti come "serbatoio" di bile.
3) la sfinterotomia biliare (in caso di disostruzione di calcoli dalla vie biliare principale) porta ad un aumento del flusso di bile attraverso lo sfintere di Oddi (che regola l'ingresso di bile nel duodeno)
E quando la mucosa dello stomaco riceve bile dal duodeno per troppo tempo, ecco che - come atto estremo di PROTEZIONE dall'insulto chimico cronico - decide di "corazzarsi" come l'intestino, che alla bile è "insensibile"
E quello che i clinici chiamano #METAPLASIA #INTESTINALE.
Una condizione che sembra predisporre alle malattie neoplastiche...
I sintomi?
Sono vaghi e variabili, ma possono includere: dolore addominale, dispepsia, nausea (anche con vomito verde, biliare), perdita di peso o bruciore di stomaco.
Non molto diverso dalle gastriti classiche, no?
E troppo spesso scambiate per reflusso.
E troppo troppo troppo spesso trattate da "protocollo".
Quale protocollo?
Un sintomo, un farmaco; due sintomi due farmaci; tre sintomi ... psicofarmaci.
Perchè se il #castroprotettore (farmaco che spegne l'acido) su di te non funziona (il problema è l'alcalinità della bile, ricordi?) allora sei ansioso, stressato nervoso e ti devi dare una calmata.
Giusto?
Quando non, peggio, scambiata per "colon (intestino, prego!) irritabile".
Sebbene la prevalenza della gastrite da reflusso biliare sia sconosciuta, l'uso di farmaci antidolorifici oppioidi e la prevalenza del diabete tipo 2 possono essere associati a dismotilità gastroduodenale.
La #gastroparesi di cui parlavo ieri sera.
LA DIAGNOSI di gastrite biliare è impegnativa: i reperti endoscopici e istologici possono essere aspecifici o NON BEN RICONOSCIUTI DAI MEDICI.
Per stabilire se c'è il reflusso biliare, quello più di routine è la visualizzazione del reflusso duodenogastrico o bile nello stomaco durante la gastroscopia (ci sono altri esami, più specifici ma meno di routine)
Altri reperti endoscopici includono: eritema della mucosa gastrica, pieghe gastriche ispessite, erosioni e atrofia gastrica.
Reperti più frequenti di ciò che pensi, per chi ha interesse a capire la differenza, e fa la differenza guardando le foto e la descrizione della gastroscopia.... o dell'istologico.
L'esame istologico mostra spesso le stesse caratteristiche osservate nell'uso cronico di "farmaci antinfiammatori non steroidei" (#FANS) e in altre lesioni chimiche, quindi è importante fare una buona raccolta dei dati ANAMNESTICI e FARMACOLOGICI.
Che MESSAGGI portarsi A CASA, quindi?
1) La diagnosi di gastrite da reflusso biliare richiede il riconoscimento dei fattori di rischio nei pazienti sintomatici;
2) Poiché aumentano le condizioni che alterano la motilità gastrointestinale, è importante che i medici sospettino e IMPARINO A RICONOSCERE questa diagnosi.
3) Il trattamento?
Spesso include la "sperimentazione" di una terapia che può includere acido ursidesossicolico, sucralfato o inibitori della pompa protonica (per gli effetti anti-staminici).
O anche PRO-CINETICI.
Ma è ancora meglio se riconosci QUALI CIBI ne sono la causa: verdure? legumi? Latte e Formaggi?
Pensaci: quando riconosci la causa di un problema hai trovato la soluzione.
Ricorda: la tua salute vale.
LINK PER APPROFONDIMENTO.
lavori scientifici RECENTI, APERTI e GRATUITI (non tutti...) e in lingua inglese; se hai chrome te li traduce in ITALIANO
1) Gastropatia da "reflusso biliare" e dispepsia funzionale (2021)
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8266494/
2) Il reflusso biliare è un fattore di rischio indipendente per lesioni gastriche precancerose e cancro gastrico: uno studio osservazionale trasversale (2021)
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33793080/
3) Nuove cause per il vecchio problema della gastrite da reflusso biliare (2018)