Una gravidanza lunga 18 mesi

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Sebbene la cultura popolare - e un tempo la medicina - credeva che la gravidanza fosse lunga 9 mesi, negli ultimi anni gli studi sul microbiota ci hanno dovuto fare ricredere.

Infatti una gravidanza dura in media 18 mesi: 9 dentro e 9 fuori dal ventre materno.

Lo sviluppo del cervello del neonato inizia nel terzo trimestre intrauterino.
E il cervello comincia a formarsi e crescere.

Ma per permettere a quella testolina di uscire attraverso il canale del parto, lo sviluppo del cervello deve continuare fuori dalla pancia della mamma, dove il seno e il latte materno sostituiscono il cordone ombelicale.

Tutte le cellule cerebrali sono già presenti nel cervello al momento della nascita, e all'esterno inizia lo sviluppo definitivo delle connessioni tra neuroni e neuroni, e tra i vari distretti del corpo.

Il latte materno è un biofluido estremamente complesso e altamente variabile e SI È EVOLUTO NON A CASO nel corso dei millenni per nutrire i neonati e proteggerli dalle malattie mentre va maturando il suo sistema immunitario.

Perché nasce "immaturo" sotto diversi punti di vista.
E non ha mai "incontrato il mondo" se non per il tramite della "protezione" della panza materna.

Nasce con un intestino "fisiologicamente permeabile" e senza Microbiota; in più non sa digerire le proteine.
Il latte materno e l'allattamento esclusivo al seno per i primi nove mesi apportano molteplici vantaggi al neonato.
Che viene "supportato" almeno fino quasi al gattonamento.

La composizione del latte materno?
Cambia in risposta a molti fattori, corrispondenti alle specifiche esigenze del bambino in base alla sua età e ad altre caratteristiche; ma se volessimo riassumere potremmo dire che:
  1. fino al 40% delle proteine del latte materno nelle prime settimane è formato da "colostro", un potente antibiotico;
  2. il Microbiota Intestinale (se non quello che riceve dalla vagina, dalle secrezioni fecali e dalla pelle materne) lo si riceve dal seno della mamma: fino a 10.000.000 di batteri probiotici a poppata (dipende da caso a caso, ed è varia con il tempo); 
  3. manca della capacità di digerire (enzimi digestivi) ma le proteine del latte di mamma sono semplificate, quasi come se fossero predigerite; 
  4. i batteri che ricoprono l'intestino (ma anche le immunoglobuline di membrana materne) e costituiscono una importante "stampella" di alla immuno-incompetenza del neonato; 
  5. il latte contiene 130 zuccheri umani (HMO) indigesti e inassorbibili da parte dell'intestino neonatale, ma che sono un ottimo PREBIOTICO per il microbiota intestinale. 
I numerosi componenti antimicrobici e immunomodulatori del latte materno sono necessari per compensare le carenze nel sistema immunitario neonatale e EVITARE L'INSEDIAMENTO DI BATTERI e/o altri agenti PATOGENI nel tratto gastrointestinale.
E da lì nel resto del Corpo.

Numerosi lavori scientifici confermano le differenze in termini di salute e/o predisposizione alle malattie TRA i bambini nati da parto vaginale rispetto a quelli nati da cesareo; tra bambini allattati al seno e quelli allattati in formula; tra quelli che sono stati sottoposti ad antibiotici nei primi mesi di vita per necessità...
E è quelli che non ne hanno avuto bisogno.

Qual'e' la lezione da portarsi a casa?
  1. ogni volta che si può scegliere, per preferite l'allattamento al seno: nessun latte in formula lo eguaglia;
  2. mai svezzare un neonato troppo presto (mancano gli enzimi digestivi);
  3. quando lo svezzare con cibi diversi dal latte, e fate sempre una rotazione a tre giorni (esempio : lunedì riso, martedì tapioca, mercoledì mais, e poi ripetete).

Se qualcuno ci ha progettato così, se ci siamo evoluti così, ci sarà un motivo dannatamente importante.
E la tua salute vale!


Buona serata a te che segui questa pagina dal volo Palermo -Torino
Author
Gabriele Prinzi

Medico chirurgo spec. in chirurgia d’urgenza, Iscrizione ordine dei medici di Palermo n°13262,