Diverse ricerche sperimentali e studi clinici hanno dimostrato che il Mio-Inositolo e il Fosfatidil-Inositolo sono coinvolti nel metabolismo della ghiandola tiroidea.
Il Fosfatidil-Inositolo è importante nella segnalazione intracellulare associata all'ormone stimolante la Tiroide (TSH) nelle cellule tiroidee.
La segnalazione intracellulare del TSH coinvolge due segnali diversi, uno dei quali è Inositolo-dipendente.
Il Fosfatidil-Inositolo è invece coinvolto nell'autoimmunità tiroidea.
Inoltre è influenzato dai disturbi di funzione di alcuni recettori, come quelli del TSH (TSHR), del fattore di crescita 1 insulino-simile (IGF-1R), ed è collegato con Ipotiroidismo e TSH elevato da un lato, e Insulino-Resistenza dall'altro.
Disfunzioni del Fosfatidil-Inositolo sono state evidenziate nella Sindrome Metabolica [diabete, sindrome dell'Ovaio Policistico, Insulino Resistenza) Malattie Autoimmuni e alcuni tipi di Cancro.
Contemporaneamente è stato dimostrato che Iodio e Selenio svolgono un ruolo importante nell'autoimmunità tiroidea.
Infatti, nelle regioni con grave carenza di Selenio, vi è una maggiore prevalenza di Tiroidite Autoimmune...
Questo effetto è dovuto alla ridotta attività della Glutatione Perossidasi dipendente dal Selenio nelle cellule tiroidee; inoltre, gli enzimi dipendenti dal Selenio sono importanti anche nella regolazione del Sistema Immunitario.
Diversi studi hanno dimostrato che anche una lieve carenza di Selenio può contribuire allo sviluppo e al mantenimento delle Malattie Autoimmuni della Tiroide.
Alcuni studi sono stati condotti su pazienti con Tiroidite integrando Selenio
Il risultato?
La riduzione dei livelli di Ab-TPO (anticorpi anti tireoperossidasi).
Recentemente, è stato dimostrato anche l'effetto benefico del Mio-inositolo in associazione con Seleno-Metionina in pazienti affetti da ipotiroidismo subclinico.
Uno studio Italiano del 2017 ha dimostrato che 6 mesi di terapia ha ridotto sensibilmente i livelli degli anticorpi con stabilizzazione del TSH.
Come?
Usando Mioinositolo in associazione a Seleno-Metionina in pazienti eutiroidei.
Dopo il trattamento, i livelli di TSH sono significativamente diminuiti suggerendo che il trattamento combinato può ridurre il rischio di una progressione verso l'Ipotiroidismo in soggetti con Tiroidite.
Hanno anche confermato che, dopo il trattamento, i livelli di autoanticorpi antitiroidei sono diminuiti.
Come corre d'obbligo ad ogni medico e scienziato dire, sono necessari ulteriori studi per estendere le osservazioni su una vasta popolazione e per valutare l'effetto sulla qualità della vita.
Ma queste due sostanze si aggiungono alla DIETA ANTI-TIRODIEA e all'effetto della VITAmina D per poter fare REGREDIRE LA TIROIDITE.
TI lascio il link qui sotto (lavoro Italiano del 2017) da mostrare al tuo curante, quando ti dice che dalla Tiroidite non si guarisce, che non ti prescrive gli Anticorpi, e che magari ti imbottisce (inutilmente?) di ormone (al singolare) sintetico.
Approfondisci l'argomento, condividi LiberaMENTE ogni singolo post che pubblico e sii fiducioso che una nuova generazione di Ippocratici sta sorgendo e SIAMO TANTI.
Perché la tua salute vale ;)
Comicost – Dott. Giulio Maria Ranalli – Biologo Nutrizionista – Dott.ssa Greta Venturini – Biologa Nutrizionista – Scuola Microbioma – Studio Medico Orlandini – Nutrizionista Dott.ssa Novella Gerini – Riccardo Cecchetti Osteopata e Fisioterapista – Centro Trabucco Fisioterapia e Benessere – AMIE-Associazione Medici Italiani Evoluzionisti –Medicina di Segnale – Luca Speciani – DietaGIFT
LINK AL LAVORO ORIGINALE:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28724175/