COLON (intestino, prego!) IRRITABILE? IL "GLUTINE" LA CAUSA IN ALMENO UN CASO SU QUATTRO

Colon irritabile.

Anzi, INTESTINO irritabile.

Ne parlano tutti, e sembra essere alla base dei problemi di salute di una importante fetta della popolazione Italiana.

In almeno il 25% dei casi, la «sensibilità al glutine non celiaca» (in inglese "non celiac gluten sensitivity" o #NCGS) - sarebbe all’origine di quei disturbi attribuiti al “colon irritabile” (IBS) disturbo riferito come "colite" o malattia infiammatoria dell'intestino.

La «sensibilità al glutine non celiaca» - caratterizzata da sintomi intestinali e non, correlati all’ingestione di glutine o cereali IN SOGGETTI NON AFFETTI DA CELIACHIA - sembra interessare almeno il 10% della popolazione italiana.

COME LO CAPISCI?

In seguito all’ingestione di alimenti che contengono glutine e cereali, si sviluppa TANTI sintomi ma IN ASSENZA degli "anticorpi specifici" per la celiachia e dell’atrofia a livello dei villi intestinali (sintomo di celiachia), anche se in alcuni si riscontrano anticorpi anti-gliadina (proteina del glutine).

I sintomi compaiono A BREVE DISTANZA dalla ingestione DI GLUTINE/CEREALI ed altrettanto rapidamente regrediscono quando si interrompe l’assunzione di alimenti che lo contengono.

Pochi giorni.

Essi sono simili a quelli presenti nella sindrome dell’intestino irritabile:

- dolori e gonfiori addominali,

- diarrea e/o costipazione,

- manifestazioni extraintestinali aspecifiche come: eczemi, prurito, cefalea, mente annebbiata, affaticamento, depressione, anemia, dolori articolari, dolori addominali colici che si irradiano alla schiena verso la zona lombare, e che possono anche sovrapporsi alle cause comuni di lombalgia come traumi, difetti di postura o la classica ernia del disco, etc),

Questa "entità diagnostica" è nota dal 1984.

Ma è nel febbraio 2011 che a Londra si è riunito per la prima volta Un gruppo di esperti per "definire" dei criteri diagnostici per la sensibilità al glutine.

Quindi, DA 8 ANNI ALMENO abbiamo le linee guida internazionali.

Per comprendere quale fosse la reale causa dei disturbi lamentati dai pazienti, i ricercatori li hanno privati dei cibi contenenti glutine per tre settimane.

Subito dopo l’alimento è stato reintrodotto ed è per l’appunto emerso che il 25% delle persone ha nuovamente accusato i fastidiosi sintomi.

Pertanto è possibile ipotizzare per queste persone una terapia esclusivamente basata sulla dieta, simile a quella adottata per la malattia celiaca.

Lo studio dell’Associazione Italiana Gastroenterologi ed endoscopisti Ospedalieri (#AIGO) ipotizza che i pazienti con colon irritabile dovrebbero essere TUTTI SOTTOPOSTI alla dieta ‘gluten free’.

Anche solo per prova ("dieta di challenge").

Perchè AD OGGI NON ESISTONO ESAMI DI LABORATORIO validati e certi per la diagnosi di sensibilità al glutine.

Esami e marcatori, utilizzati per la diagnosi di malattia celiaca, sono sempre risultati negativi nelle persone affette da sensibilità al glutine.

E servono per includere e/o escludere le 4 MANIFESTAZIONI dello spettro celiaco.

La diagnosi si basa quindi soprattutto SULLA REMISSIONE DEI SINTOMI QUANDO SONO ESCLUSI GLI ALIMENTI CHE LO CONTENGONO DALLA DIETA.

A differenza della celiachia - patologia che impone una dieta stretta totalmente priva di glutine - chi soffre di sensibilità a questa sostanza può alternare periodi di astinenza a fasi in cui può RI-assumere il glutine.

Nessuno specialista che si occupa di gastroenterologia, stomaco, intestino e diagnosi di IBS può onestamente disconoscere questa entità clinica e questo fenomeno.

Lo dico sopratutto a quei pazienti "figli-di-una-diagnosi-minore" che non vengono creduti quando affermano che, eliminando il glutine, i sintomi scompaiono.

Lo dico sopratutto perchè la tua salute vale!

FONTI:

https://www.corriere.it/.../colon-irritabile-un-caso-4...

https://www.eurosalus.com/.../lintolleranza-al-glutine...

https://www.celiachia.org/sensibilita-al-glutine-non.../

LO STUDIO (e il comunicato stampa) AIGO

https://webaigo.it/.../AIGO_150401_CS_sensibilita%C3%8C...

Author
Gabriele Prinzi

Medico chirurgo spec. in chirurgia d’urgenza, Iscrizione ordine dei medici di Palermo n°13262,