GLI SCIENZIATI CONFERMANO CHE IL "GASTROPROTETTORE" VANIFICA MILIONI DI ANNI DI EVOLUZIONE?

Lo stomaco umano previene
la colonizzazione dell'intestino da parte di un gran numero di microrganismi di
origine alimentare, indipendentemente dal fatto che siano benefici o patogeni.


Almeno fintanto che è
capace di produrre acido.


Ma vi sono milioni di
pazienti nel mondo (erroneamente definiti affetti da "gastrite") che
quell'acido lo maledicono notte e giorno e si domandano per quale dannato
motivo esso è li, a gravare sulla loro qualità di vita...


Già, perché?


La domanda ha senso:
giacché il mantenimento di un ambiente a pH acido è (significativamente)
costoso, l'acidità gastrica può essersi evoluta solamente se fattore positivo e
protettivo, no?


Produrre acido
gastrico - infatti - ha un doppio costo: l'energia (significativa) per la
produzione di acido cloridrico e quella (ancora più significativa) necessaria a
proteggere lo stomaco dai danni correlati all'acido.


Ma perché questo
spreco di energie?

Per digerire i sassi?


Recenti ricerche
suggeriscono che l'acido gastrico svolga funzioni più importanti di quella
meramente digestiva: è un "filtro ecologico" capace di uccidere
microrganismi che altrimenti colonizzerebbero l'intestino.


Ma andiamo per gradi.


In generale, ci
aspettiamo che l'acidità di stomaco rispecchi le diete degli animali in modi
che siano rispettose del
#microbiota rispetto agli "agenti
patogeni" esterni..


Così, negli erbivori,
la morfologia dello stomaco è evoluta per includere una camera alcalina
(pre-stomaco o reticolo) che ospita "microbi critici" per garantire
la fermentazione di una dieta unicamente vegetale.


Praticamente il loro
STOMACO è come il nostro colon.


Ma negli animali che
si "nutrono di carogne" (cit. dal lavoro scientifico) non possiamo
non avere un filtro più restrittivo, ovvero una maggiore acidità.


Sulla base di una
importante ricerca, nel 2015 è stato pubblicata un'analisi che illustra il
modello generale, in cui le specie che si "nutrono di carogne" (e gli
animali in genere) hanno acidità di stomaco significativamente più elevata
rispetto alle specie che si nutrono esclusivamente di insetti, foglie o frutti.


I carnivori hanno
bisogno di stomaci più acidi per sciogliere le proteine ​​delle diete a base di
carne.

L'attività delle
proteasi (enzimi che sciolgono le proteine) dipende da un ambiente acido, e per
la secrezione di pepsinogeno e la sua attivazione nello stomaco (anche per
liberare la VITAMINA B12) è necessario un pH acido (2-4).


E' interessante
rivalutare il ruolo aggiuntivo dello stomaco, come importante barriera contro
l'ingresso di agenti patogeni nel tratto gastrointestinale.


Se l'acidità di
stomaco agisce come un forte filtro, quando i livelli di acidità sono ridotti,
l'impatto dei microrganismi CHE COSTANTEMENTE ENTRANO CON LA DIETA sul
microbiota intestinale sarà maggiore.


Pertanto, quando
l'acidità diminuisce e l'efficacia del filtro si riduce, ci aspettiamo
l'aumento dei batteri patogeni nell'intestino.


Come ci dimostra la
letteratura scientifica internazionale.


È noto che l'acidità
di stomaco diminuisce con l'età e come conseguenza di alcuni trattamenti
medici.

E che le #DISBIOSI tipo #SIBO e #SIFO (rispettivamente: "sovracrescita
batterica" e "sovracrescita fungina" del piccolo intestino) sono
direttamente collegata all'uso in cronico dei gastroprotettori.


Quindi, fossi in te,
qualche domanda me le farei:


1) E' normale che la
mia digestione sia più lenta e laboriosa quando assumo gastroprotettori?

(O la metformina?)


2) E' normale che la
pancia sia sempre gonfia?


3) E' normale che da
quando prendo i gastroprotettori la stipsi è peggiorata o si è presentata la
diarrea?


4) E' normale che dopo
mesi (quando non anni) di trattamento che questa gastrite (ma è gastrite??) non
è guarita?


E la più inquietante
di tutti:


5) E' normale usare
farmaci con devastanti effetti collaterali per curare un sintomo che potresti
risolvere con la giusta dieta e un buon fisioterapiasta-osteopata?


TI lascio alle tue
domande, e tornerò a fartele.

Come spero che tu le
faccia tue, e le ponga a chi ti ha consigliato (in tutta onestà) di assumerli.

Magari a vita.


Perchè, credo, la tua
salute vale.


LINK AI LAVORI
ORIGINALI:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4519257/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11403543

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10631362

Author
Gabriele Prinzi

Medico chirurgo spec. in chirurgia d’urgenza, Iscrizione ordine dei medici di Palermo n°13262,